28 giugno 2013

Af-Foga-re A-Mare


"Mare preferibilmente freddo e fortemente salino e mosso,
giacché l'onda ne è parte integrante,
per ciò che di terribile porta con sé,
tecnicamente da superare e moralmente da dominare,
in una sfida paurosa,
a ben pensarci paurosa..."

("Oceano Mare", A. Baricco)


Cito perché non ho dimestichezza con i tatuaggi,
avendomi stampato addosso queste stesse parole
le onde cocciute e violente di Maestrale
affrontate molte miglia al largo di Nisida.


23 giugno 2013

'America


Malta e calce io, io Rumeno.

Io toglie pavimento, butta cesso vecchio, abbatte muro che non serve.
Io porta mattoni, impasta cemento, pittura parete.
Io butta cose vecchie e da cose nuove.
Io "fraveca e sfraveca", come dice Masto.

Io dorme in casa che costruisce, così nessuno ruba ponteggi e attrezzi.
Se viene vigili io no muratore, io no conosce Masto, io zingaro.

Quando finisce lavoro io senzatetto.
Se finito prima di consegna, Masto da piccolo premio.
Se finito dopo, quando è giorno di consegna Masto mi caccia dalla casa e io dorme per strada, e ogni giorno torna alla casa per finire lavoro.

Stasera 21 giugno, quattro giorni a consegna.
Oggi inizio estate, ma vento fresco.
Io non può dormire in casa perché montato nuovo pavimento, allora io stende mia coperta su giardino davanti cucina e dorme all'aperto.

Masto canta sempre canzone che imparato pure io, e io canta quella stasera.

"E pe mme resta 'o cielo 'e notte
cu nu fico mman s'aspettava o'sole,
E pe mme resta sulo 'addore,
Terra c'ammesca a vita e se ne va.

Io nun voglio ì 'a America..."

15 giugno 2013

Collemaggio

La facciata romanica della basilica, bassa e quadrata, trasmette - almeno lei - un grande senso di sicurezza e solidità.
All'interno il gioco di luce colorata prodotto dal rosone dura qualche metro.


Un banco oltre la penombra c'è una ragazza, il velo da sposa come un drappo di lutto sul capo.
Domani non si sposerà in questa stessa chiesa con il suo fidanzato, che è volato nel vuoto nell'istante in cui lei sceglieva le bomboniere.
La sua mano cerca fisicamente un perché a cui aggrapparsi lungo la superficie di una delle colonne giganti, avendone per risposta le sole asperità del tufo.

Poco piú avanti, nella fila opposta di banchi, un'altra ragazza.
Ieri non si è sposata, lasciando tutti di stucco. Anzi ha perfino venduto il vestito da sposa, convincendosi che non era per lei.
Di "perché" non ha mai avuto avuto bisogno, anzi, ogni volta che ha avuto una buona ragione ha sempre scelto ostinatamente di non seguirla.
Oggi c'è di nuovo in lei un dubbio, come un ronzio all'interno del cervello.

Finiti i banchi, inaspettatamente, dall'alto, la luce.
La volta, appesantita da fregi barocchi fuori contesto, è crollata durante l'ultimo terremoto.

Dicono che la Grande Bellezza sia la nostalgia di un ricordo.
E che l'Insoddisfazione, invece, attinga dall'immaginazione di ciò che poteva essere, e non è stato.

Ebbene Io che oggi aleggio in questa navata sono Dolore, ovvero la nostalgia di ciò che si era immaginato di avere come ricordo, e che invece non lo sará.